Perugia, 21 marzo 2024 – Come da programma, Presso l’aula magna dell’Università per Stranieri di Perugia, si è tenuto l’interessante convegno dal titolo “Perugia Futura”.  Lo scopo dell’incontro è stato quello di affrontare i vari aspetti della Perugia che verrà e che si auspichi possa migliorare. 

 Al convegno sono intervenuti gruppi di studiosi. Tutti docenti universitari che hanno trattato gli aspetti urbanistici futuri e le ripercussioni sugli abitanti.  Il consumo del suolo, con le risorse idriche, l’energia. Il verde come risorsa, la mobilità nel recupero delle  cubature vuote e/o dismesse piuttosto che generare nuove cementificazioni.  

Organizzatore di questo incontro è la storica Associazione della Famiglia Perugina, presieduta dall’architetto Giovanni Brozzetti, con la collaborazione dell’Università per Stranieri di Perugia il cui rettore è Valerio De Cesaris.

Il Pro Rettore Rolando Marini ha portato il saluto del rettore e ha dato lettura della lettera trasmessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della giornata nazionale delle università.

 Poi è iniziato il convegno. 

Il tema è stato affrontato attraverso sei parole chiave, più una, affidate ad altrettanti esperti nel campo:acqua, comunità, edifici, energia, mobilità, paesaggio. La parola in più è “città” che le compendia tutte. Le parole sono state selezionate per analizzare lo stato dell’arte e per delineare quella che sarà la Perugia di domani alla luce della transizione verde fissata per il 2050.

L’argomento acqua è stato affidato all’ingegner Bruno Brunone docente di Idraulica all’Università di Peru-gia; comunità alla professoressa Paola De Salvo anche lei dell’Unipg, sociologa dell’Ambiente e del Territorio; edifici all’ingegner Francesco Asdrubali ,professore di Fisica Tecnica Ambientale all’Università per Stranieri; energia all’ingegner Linda Barelli docente all’UniPg di Sistemi Elettrici per l’Energia; mobilità all’architetto Massimo Ciuffini ricercatore in Mobilità sostenibile noto come progettista del Minimetrò; paesaggio all’architetto Andrea Pochini esperto in Tecnica Urbanistica e del Paesaggio.

La parola città affidata all’ingegner Paolo Belardi, docente di Composizione Architettonica e Urbana, direttore del corso di Design all’UniPg che in chiusura ha tratto gli hi-ghlight delle relazioni dei colleghi. 

Francesco Asdrubali, Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale, Università per Stranieri di Perugia, ha relazionato su quali proposte per Perugia Futura in merito all’edilizia. “Non si progettano edifici nuovi che siano davvero sostenibili e che soprattutto comunichino la loro sostenibilità energetica e ambientale” -ha commentato – “ Il consumo di suolo a Perugia è più alto della media nazionale (dati 2023), non c’è bisogno di nuovi edifici (tra l’altro di scarsa qualità architettonica), ma occorre valorizzare e riqualificare l’esistente con soluzioni mirate e sostenibili”.   

Secondo Asdrubali c’è bisogno di un cambio di passo da parte della pubblica amministrazione, con incentivi mirati a chi recupera cubature vuote e dismesse e rende il suolo impermeabile e verde, liberandolo dalla cementificazione, e progetta edifici con qualità architettonica perchè c’è bisogno di sostenibilità e di bellezza.  Massimo Ciuffini, architetto, tra le opere da lui realizzate la più significativa è il Minimetrò di Perugia, ha affrontato il tema della mobilità.

Dal punto di vista dei servizi di mobilità e trasporto , secondo Ciuffini, è necessario riqualificare la rete dei servizi di autobus, ampliare i servizi nelle fasce notturne e nel periodo estivo, anche con servizi flessibili come quelli chiamati demand responsive transit. Posto anche un focus su come cambiare radicalmente le politiche sulla sosta i cui principi fondamentali sono stati definiti oramai trent’anni fa in un contesto completamente diverso da quello attuale. Anche qui, in uno slogan: dal balzello, all’accessibilità sostenibile. 

Linda Barelli, docente dei sistemi elettrici presso il Dip. Di Ingegneria, ha riportato come dovrà essere implementato e integrato nelle città il sistema della distribuzione della produzione dalle fonti rinnovabili e di accumulo dell’enegia. Secondo Barelli è necessario effettuare un generale potenziamento dell’infrastruttura elettrica (inclusa creazione infrastruttura ricarica veicoli elettrici)con adeguata armonizzazione di tali necessità con le caratteristiche, ma anche i limiti e vincoli, presenti in un determinato  territorio.

Fermo restando un maggiore coinvolgimento dei cittadini in considerazione dell’impatto che l’accettabilità sociale di alcuni processi trasformativi può avere nella velocità della stessa transizione. I cittadini passano, inoltre, da un ruolo di consumatori e fruitori di servizi a un ruolo potenziale di prosumers, anche organizzati in comunità energetiche.
Andrea Pochini ha parlato della sostenibilità dell’ambiente urbano con la domanda:  quali proposte per Perugia Futura?, ha riportato i dati del recente lavoro del Comune di Perugia con il “Documento Strategico Territoriale” (con Carlo Gasparini urbanista, Alessandro Leon economista, di cui Massimo Porzi partecipazione e Franco Marini, coordinatore).   Uno strumento che ha fatto una ricognizione generale dopo circa 20 anni, utile ad incrociare assetti territoriali con possibili linee di finanziamento. Una struttura a sostegno ed integrazione di varie azioni presenti e future: Agenda Urbana, PNRR, Programmazione U.E. 

Paolo Belardi, ingegnere presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, a chiusura degli interventi di tutti i relatori, ha realizzato una significativa sintesi dove ha  racchiuso, alla voce “Cittá” , tutte le prospettive futuristiche, mettendo in risalto, in una perfetta fusione, i contenuti trattati nel convegno, cosí da rendere quanto più esplicita ed esaustiva la progettualità futuristica della cittá nel rispetto di tutte le tematiche legate all’ambiente.

Il convegno é stato inserito nelle celebrazioni delle Università svelate che a seguire chiuderanno con un intrattenimento musicale del maestro Stefano Ragni.

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