Vallo di Nera, 31 marzo 2024 – Sono trascorsi ottanta anni dal 30 marzo del 1944, quando a Vallo di Nera le forze armate della Germania nazista rinchiusero gli uomini del paese nella chiesa di Santa Maria per fucilarli.

Una microstoria della seconda Guerra mondiale, che ebbe per protagonisti la fede rivolta a un Crocifisso e la brutalità della guerra. Una storia che poteva avere un epilogo nefasto ed essere iscritta tra le pagine più tragiche del conflitto, ma che riuscì a volgere al meglio.

L’ottantesimo anniversario (1944-2024) verrà celebrato il pomeriggio del giorno di Pasquetta, lunedì primo aprile.

Gli strazianti ricordi di quel giorno sono ancora vivi nelle parole di chi ha potuto ascoltare, dalla voce dei protagonisti, i particolari dell’evento. L’accusa rivolta agli abitanti di Vallo di Nera era quella di coprire i partigiani che avevano i loro rifugi in montagna, tanto che la zona, nelle cartine militari, era colorata di rosso.

Nella chiesa di Santa Maria furono condotti e imprigionati tutti gli individui di sesso maschile del paese, dai ragazzi agli uomini più anziani, mentre sul sagrato e tra le abitazioni luccicava il metallo delle mitragliatrici, pronte a fare fuoco.

La fede del popolo si rivolse accoratamente a un Crocifisso, chiedendo il miracolo della liberazione. Il miracolo avvenne davvero quando in paese arrivò il colonnello Sereni, sfollato e in grado di parlare la lingua tedesca. Riuscì a convincere le SS che quegli uomini non avevano responsabilità e, dopo una perquisizione di tutte le case in cerca di armi, che non furono trovate, la popolazione fu liberata e la strage fu scongiurata.

Anche una lapide di marmo, collocata in fondo alla chiesa, ricorda ancora quel giorno. Del Crocifisso, invece, non si ebbe più notizia, da quando fu trafugato negli anni ’70 del Novecento, ma la riconoscenza restò intatta e sulla nicchia dell’altare venne collocata un’altra opera del Cristo.

Da quel 30 marzo, ogni anno, a Vallo di Nera si celebra una festa di ringraziamento ancora molto sentita. Dopo la messa vengono consumate pagnottelle farcite con salumi locali. La condivisione del pasto devozionale è metafora della comunione tra le persone.

In occasione di questa ottantesima ricorrenza, i festeggiamenti si terranno lunedì di Pasqua, primo aprile.  Alle 17,30 nella chiesa di Santa Maria il pievano don Luis Vielman e il vice don Sebastian Urumbil celebreranno la messa animata dal Coro di canto gregoriano di Spoleto e Valnerina; alle 18,30, invece, ci sarà un’elevazione spirituale musicale con i soprani Alessia Minicucci e Francesca Tesoriere, il baritono Daniele Riccetti, l’attrice Elisa Gabrielli e la pianista Roberta Riccetti. Verranno eseguiti brani del repertorio classico, alternati a letture di passi sacri.

Al termine verranno distribuite ai presenti le tradizionali pagnottelle benedette.

 

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