I maltrattamenti anche in presenza dei tre figli minori. La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento a carico di un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale

Foligno, 12 aprile 2024 – Il personale del Commissariato di P.S. di Foligno ha dato esecuzione ad una misura cautelare di divieto di avvicinamento e comunicazione a carico di un 46enne, ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale ai danni della compagna, nonché di maltrattamenti in famiglia nei confronti di quest’ultima e dei tre figli della coppia.

Dagli accertamenti investigativi esperiti dai poliziotti – costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto – è emerso che l’indagato, per anni, ha maltrattato la donna, insultandola, facendole pesare la condizione di non autosufficienza economica, denigrandola come madre e mettendone in discussione la fedeltà.

In alcuni casi, la vittima è stata oggetto di percosse e aggressioni fisiche, situazione che le hanno ingenerato un crescente stato di ansia e paura.

Nel corso delle indagini, peraltro, è emerso che numerosi episodi di violenza si sono verificati anche in presenza dei tre figli della coppia, i quali, in più occasioni, sono stati oggetto di minacce e denigrazioni a loro volta.

Dagli approfondimenti dei poliziotti è emerso, inoltre, che l’indagato, in numerosi episodi, ha imposto rapporti sessuali alla vittima che, per timore di subire delle ritorsioni o reazioni violente, ha subito le intenzioni del compagno.

Esasperata dalla situazione, la donna ha infine chiesto aiuto agli agenti del Commissariato di P.S. di Foligno.

I conseguenti accertamenti investigativi hanno dato riscontro al racconto della donna, circostanza che ha indotto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto a richiedere l’applicazione di una misura cautelare a carico del 46enne.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari in ordine ai delitti contestati, ha emesso a carico dell’indagato un’ordinanza cautelare applicativa della misura del divieto di avvicinamento all’abitazione, al luogo di lavoro ed a tutti gli altri luoghi abitualmente frequentati dalla donna e dai tre figli.

All’indagato, inoltre, è stato prescritto di astenersi da qualsiasi forma di comunicazione con tutte le persone offese dal reato di maltrattamenti in famiglia.

Una volta emesso tale provvedimento, gli operatori hanno rintracciato l’indagato e dato esecuzione alla suddetta misura cautelare.

L’uomo deve comunque presumersi innocente sino alla sentenza di condanna definitiva.

 

 

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