Il protocollo d’ intesa sulla sull’antica via Clementina sarà firmato il 23 aprile. L’idea è la valorizzazione di un territorio ricco di arte e natura
Marche e Umbria, 18 aprile 2024 – Nel segno di Papa Clemente XII, ben tredici Comuni di Marche e Umbria, collaboreranno per valorizzare sul piano turistico, culturale, enogastronomico e storico, la straordinaria Via Clementina, nel tratto che parte da Nocera Umbra e arriva alle foci dell’Esino, per proseguire sino al porto di Ancona.
Per questo motivo si rinnova oggi un Accordo di Rete indispensabile per ufficializzare questo importante progetto di valorizzazione e promozione dell’intero percorso viario, attraverso un territorio suggestivo e di grande interesse naturalistico, paesaggistico, storico e religioso, caratterizzato da cittadine ricche di arte, zone verdi e boschive, corsi d’acqua e sorgenti, che rappresentano i luoghi di eccellenza di Umbria e Marche e della valle del fiume Esino, per congiungersi al mare Adriatico.
Non a caso, quindi, si è deciso di coinvolgere anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale per la presentazione ufficiale e la firma del protocollo d’intesa. La cerimonia di firma sarà condotta dall’Assessore al Turismo del Comune di Ancona capofila del progetto, dott. Daniele Berardinelli, e sarà presenziata dai Sindaci e gli Assessori dei Comuni interessati, nonché dai docenti del Dipartimento di Architettura dell’Università Politecnica delle Marche e del Dipartimento di Geografia dell’Università di Perugia e della Tuscia di Viterbo, che sosterranno gli studi e le ricerche sul territorio interessato.
Questo progetto nasce grazie all’idea di studiosi e ricercatori locali raccolti nel Laboratorio Via Clementina e Centro Sociale il Faro, uniti dall’interesse per lo sviluppo e la maggiore conoscenza di un segmento centrale del nostro territorio di centro, quello tra l’Appennino e il mare, ricco di potenzialità turistiche, ma poco valorizzato come sistema integrato.
Il percorso non può che arrivare fino al porto di Ancona, dove sin dal 1733 la Via Clementina, fatta appositamente sistemare da papa Clemente XII– la cui statua orna la più bella piazza cittadina denominata del “Plebiscito” – da allora fu veicolo di merci di ogni tipo, persone e acque potabili, che avrebbero poi proseguito il loro viaggio verso l’Est, oltre l’Adriatico.
Si deve all’intraprendenza di questo pontefice aver dato origine a un’importante e strategica arteria infrastrutturale di comunicazione del centro Italia, che secondo le intenzioni originarie avrebbe dovuto collegare il porto di Civitavecchia sul Tirreno con quello di Ancona, nel frattempo reso “porto franco”.
Il pontefice chiamò poi il grande Luigi Vanvitelli a progettare ed eseguire lavori di ampliamento, impegno assolto con grande efficacia dal celebre architetto. Vanvitelli prolungò, infatti, il molo costruito dall’imperatore Traiano e realizzò a lato sud una grande isola artificiale pentagonale sulla quale costruì il nuovo Lazzaretto, fin da allora una vera e propria struttura polifunzionale.
Il progetto Via Clementina vorrebbe ispirarsi propriamente a questa grande idea di connessione e polifunzionalità del territorio, in un’ampia visione che intende collegare idealmente i nostri mari Adriatico e Tirreno.
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