Il progetto del Comitato “Per Sergio Piazzoli”, nato con lo scopo di non far disperdere il patrimonio culturale e musicale legato al promoter perugino a dieci anni dalla scomparsa

PERUGIA, 26 aprile 2024 –  – A dieci anni dalla scomparsa è ancora forte il vuoto lasciato da Sergio Piazzoli, un ragazzo di Perugia che con la sua intraprendenza e un amore sconfinato per la musica, ha portato ai massimi livelli il tasso artistico della piccola Umbria.

Spesso in anticipo, come dimostra tutto il suo percorso professionale. È stato infatti Piazzoli il primo a portare i R.E.M. in Italia, profetico poi nel lanciare Vinicio Capossela (una sorta di fratello), caparbio a tal punto da convincere il suo idolo Robert Wyatt a spingersi fino a Umbertide o a trascinare nuovamente sul palco Fabrizio De André, pure lui conquistato dall’entusiasmo di questo organizzatore così atipico.

Ma anche unico nel lanciare festival o nuovi format come “Rockin’Umbria”, “Music for sunset” all’Isola Maggiore oppure il Santa Giuliana trasformato in “Arena”, spazio reinventato e che dai concerti di Bob Dylan e Bruce Springsteen ha poi preso nuova vita come luogo irrinunciabile anche per Umbria Jazz.

Tutto è pronto quindi ormai per “Sergino Memories”, nome con il quale saranno racchiusi tre intensi mesi di iniziative ideate per omaggiare il celebre promoter. Ad organizzarle il Comitato “Per Sergio Piazzoli” nato con lo scopo di non far disperdere il patrimonio culturale e musicale legato a Piazzoli, celebrandone la figura e l’importante contributo che lo stesso, con la sua importante attività, ha realizzato nel territorio regionale. Il Comitato si è formato a 10 anni dalla sua prematura scomparsa con la condivisione e l’apprezzamento degli eredi dello stesso.

“Sergino Memories” è ora anche un sito web (www.serginomemories.it) e una pagina social (su FB il profilo “Musical Box Eventi” è tornato ad essere operativo trasformandosi in “Sergio Piazzoli”).

Cuore delle iniziative celebrative naturalmente saranno i concerti. Alcuni eventi sono stati già annunciati, con il cartellone ufficiale e completo che sarà illustrato nel dettaglio nel corso di una imminente conferenza stampa.

La data di inizio è simbolica, con quel 14 giugno (ore 21) giorno del compleanno di Piazzoli, così come l’artista ospite. Il cartellone del Sanfra all’Auditorium San Francesco di Perugia ospiterà infatti Enzo Avitabile, l’artista che lo stesso Piazzoli aveva invitato nel 2010 al Piccolo Teatro degli stabili di Assisi per festeggiare i trent’anni di attività di promoter di eventi.

Il polistrumentista partenopeo presenterà il progetto “Acoustic World” che ripercorre in chiave acustica gli ultimi 12 anni della sua produzione discografica, proponendo brani tratti da tutti i suoi progetti dal 2003 ad oggi. Con Avitabile (voce, arpina, fiati, tamburo), uno dei riferimenti mondiali della “World Music” e probabilmente l’artista italiano più rappresentativo di questo genere, ci sarà Gianluigi Di Fenza (chitarra e elettronica).

Nella “sua” World Music Avitabile ha saputo sposare il bagaglio artistico di una carriera ormai trentennale con una ricerca continua di innovazione musicale, con uno sguardo sempre attento al sociale, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze, che sono le speranze di una grossa parte della popolazione del mondo.

Il 22 giugno (ore 19.45) si cambia scenario con “Danilo Rea Play R. Sakamoto”. All’Isola Maggiore di Tuoro, per il festival Moon in June, il pianista e compositore di fama internazionale Danilo Rea omaggerà il grande Ryuichi Sakamoto (tra la lunga lista di artisti internazionali arrivati in Umbria grazie a Piazzoli) con un concerto esclusivo che si terrà al tramonto sull’incantevole perla del Lago Trasimeno.

Sakamoto, compositore, pianista e artista multimediale giapponese, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale mondiale, tra classica, jazz, elettronica e colonne sonore. Rea, a sua volta maestro indiscusso del pianoforte jazzistico, è noto per la sua versatilità e sensibilità, capace di spaziare con disinvoltura tra generi musicali diversi.

La sua profonda conoscenza della musica di Sakamoto, unita alla sua straordinaria tecnica pianistica, promettono un concerto di altissimo livello, in grado di emozionare e coinvolgere il pubblico. Sotto il cielo mozzafiato del tramonto sull’Isola Maggiore, la musica di Sakamoto rivivrà nell’interpretazione magistrale di Rea, creando un’atmosfera magica e suggestiva. Un’occasione unica per immergersi nelle melodie evocative e nelle armonie raffinate del compositore giapponese, lasciandosi trasportare dalla magia del luogo e dalla maestria del pianista italiano.

Ad aprire il concerto al tramonto di Rea sarà il progetto Profili Mediterranei con Peppe Stefanelli, Maurizio Zammartino e Bolo Rossini che sarà la voce del gruppo al quale si aggiungeranno anche altri ospiti.

Il giorno successivo (23 giugno, ore 19.45) e sempre all’Isola Maggiore per Moon in June in programma ci sono “Connessioni sonore”, un viaggio musicale senza confini con protagonisti Dj Ralf, Ramberto Ciammarughi, Francesco Magnelli, Ginevra Di Marco, Patrizia Bovi, Davide Sartori.

Un crocevia di epoche e culture sonore con un cast stellare di artisti pronti a far viaggiare attraverso i secoli e i generi musicali più disparati. Il pianista Ciammarughi assume il ruolo fondamentale di coordinatore musicale, con il compito di unire le diverse anime musicali presenti sul palco, creando un dialogo armonioso tra la tradizione popolare del duo Magnelli – Di Marco, le sonorità elettroniche di Dj Ralf, la musica antica di Patrizia Bovi e il rap di Davide Sartori.

La sua maestria nel coniugare stili differenti è ciò che renderà il concerto “Connessioni Sonore” un’esperienza musicale davvero speciale. La Di Marco e Magnelli, custodi della tradizione popolare italiana, condurranno il pubblico attraverso un repertorio che affonda le sue radici nei canti più popolari reinterpretati con arrangiamenti originali e coinvolgenti. Patrizia Bovi, già protagonista con il gruppo Micrologus, si unirà a loro come una compagna di viaggio esperta.

La sua voce eclettica e raffinata, capace di spaziare dalla musica medievale al jazz, si fonderà con il talento di Ciammarughi in un duo inaspettato e affascinante. DJ Ralf, maestro indiscusso dei suoni elettronici, si unirà all’equipaggio come un pioniere di nuove sonorità. Le sue sonorità innovative si intrecceranno con le melodie tradizionali, creando un’esperienza musicale unica e coinvolgente, dove il passato e il futuro si incontrano in un dialogo armonioso. Infine, il giovane rapper Davide Sartori come un narratore dei nostri tempi, porterà la sua voce fresca e moderna a coronare il concerto.

Ad aprire il concerto ci sarà la cantante Giorgia Bazzanti.

Sarà ancora il Lago Trasimeno il “palcoscenico” del concerto in programma il 27 giugno (ore 21) questa volta alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago. Con “Crêuza de Mä in tour” per Moon in June protagonista sarà Mauro Pagani. Sono infatti passati quarant’anni dalla pubblicazione dell’album “Crêuza de Mä”, scritto da Fabrizio De Andrè e Mauro Pagani.

“Fabrizio ed io – afferma Pagani – lo registrammo nel 1983 e venne pubblicato l’anno successivo. Un album incollocabile nello spazio-tempo, sospeso, scevro da tendenze, arcaico, ma sempre attuale. Il mio bisogno, di uomo e di artista, di issare le vele, in questi strani giorni, è incontenibile. Le rotte che, scrivendo l’album, immaginavamo solcate da bastimenti carichi di spezie oggi sono, nella realtà, una via di fuga, e per molti, troppi, dall’ingiustizia.

Il viaggio da capo, dunque e, se possibile, a un volume ancora più alto, perché tutti ci sentano bene”. Pagani ha deciso di salpare per una nuova avventura accompagnato, questa volta, da un equipaggio di 6 musicisti e da una corista e un corista, per riproporre le avvolgenti sonorità, senza tempo e senza spazio, narrate nell’album. A coronare questo viaggio musicale, non mancheranno, poi, i brani del suo noto e apprezzato repertorio frutto di oltre cinquanta anni di carriera.

Anche Perugia sarà toccata dai concerti grazie all’arena del Barton Park a Pian di Massiano. E proprio qua il 28 giugno (ore 21) si esibiranno i CCCP-Fedeli alla Linea. Ben lontani da un’operazione nostalgica, sempre liberi da etichette e confini, i CCCP-Fedeli alla Linea sono tornati a grande richiesta per parlare al mondo di oggi, in una serie di live tra il sacro e il profano dove lo slogan “Produci, consuma, crepa” risuona attuale come non mai.

Un successo, il loro, plasmato dalla capacità di rendere iconica ogni azione, lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario di più generazioni. Il loro ritorno sulle scene live è quindi senza dubbio uno degli eventi più attesi nell’estate 2024 e saranno in Umbria, in esclusiva regionale, all’interno degli eventi di Moon in June. A 40 anni dal primo EP, “Ortodossia”, Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur saliranno sul palco dei principali festival italiani.

Il 29 giugno sempre al Barton Park di Perugia spazio anche ad una carrellata di gruppi ed artisti umbri: L’Estate di San Martino, Micrologus, Alessandro Deledda, Mora di Miriam Fornari, Toti Panzanelli.

Tra le città coinvolte nella carovana musicale ideata per “Sergino memories” non poteva mancare Umbertide, dopo Perugia il luogo per antonomasia dello storico festival “Rockin’Umbria”. Il 30 giugno (ore 21) in piazza San Francesco andrà in scena “John Greaves play Robert Wyatt and more” per la stagione di Moon in June, festival di cui Wyatt è presidente onorario.

John Greaves è figura centrale nello sviluppo di quella che viene chiamata Scuola di Canterbury. Fondatore dell’ensemble seminale Henry Cow, collabora già da quegli anni con Robert Wyatt sia live che in studio. Poi la sua carriera lo porta in formazioni come National Health, The Lodge, Penguin Café Orchestra, Slapp Happy, Soft Heap, North Sea Radio Orchestra e a collaborare con musicisti quali Michael Mantler, Mike Oldfield, Brian Eno, Michael Nyman, solo per citarne alcuni, pur restando sempre stretta la sua collaborazione e amicizia con Wyatt.

La John Greaves Band è un insieme dalla formazione variabile che vede però costanti la collaborazione con il frontman dei King Crimson e membro dei Lodge Jakko M Jakszyk (Level 42) e la polistrumentista e vocalist Annie Barbazza, vero astro nascente della scena avant/prog, scoperta da Greg Lake e da lui lanciata e prodotta, anche essa membro della North Sea Radio Orchestra e della Michael Mantler New Songs Ensemble.

Ai due, per questo progetto sulla musica di Robert Wyatt, si affianca un’altra collaboratrice storica di Wyatt, Annie Whitehead, trombonista straordinaria e membro della Penguin Café Orchestra. Mentre la batteria è affidata al grande Régïs Boulard, francese e fondatore dei Trunk e Chien Vert. Un sentito omaggio alla musica di Wyatt con classici come “Sea Song”, “Alfie”, “The Forest”, “O Caroline”, “God Song”, ma che guarda anche alla storica carriera dei suoi membri, con canzoni di David Allen, di Greaves stesso e altri classici canterburiani e non solo.

Anche l’avvio di Umbria Jazz sarà con un sentito omaggio a Sergio Piazzoli, evento organizzato quindi in collaborazione con il Comitato “Per Sergio Piazzoli” per le celebrazioni a dieci anni dalla morte. Il 12 luglio all’Arena Santa Giuliana, chiamata così proprio dal promoter perugino, protagonista sarà Vinicio Capossela, estimatore fin dall’inizio ed amico di Piazzoli. In occasione del trentennale dell’uscita di “Camera a Sud”, “Altri tasti”, il tour estivo di Capossela, lascerà il posto ai “Vecchi tasti”, un concerto unico in cui verranno eseguiti i tredici brani del disco pubblicato nel 1994. Per Capossela ad Umbria Jazz è un ritorno, con il ricordo vivo ancora della serata ai Giardini del Frontone con Marc Ribot nella band.

Il trentennale non vuole essere tanto una celebrazione, ma una reinterpretazione con la consapevolezza che deriva da una fase diversa della vita: “Suonare queste canzoni è un modo di continuare ad abitarle, animati più dal sentimento della gratitudine, che da quello della nostalgia” afferma il cantautore. Si tratterà di un viaggio sul filo del tempo, che dal presente getta uno sguardo alle urgenze biografiche di trent’anni fa in un itinerario sulla macchina del tempo musicale per capire, qualora sia possibile, che cosa sia poi questo amore di cui canzoni cantano: la rivelazione del bisogno individuale, l’incanto che sottrae la volontà, la matrice rivoluzionaria del mondo, una fatalità, un furore, un fantasma delle tre o un sasso nella scarpa.

Tra ritorni all’alba e oziosità giovanili, giostrai sulla strada e camminanti, si risveglieranno dunque antiche emozioni per rileggerle con una accresciuta consapevolezza musicale e una coscienza arricchita dall’esperienza; si evocherà il passato non con spirito non antiquario, ma con un raggiunto senso di gratitudine.

I primi tre dischi di Capossela sono quelli più vicini, per scrittura e arrangiamenti, alla forma dei cosiddetti standard, così come sono intesi nella musica jazz. Brani che attingono musicalmente allo swing, alla ballad, al latin, eseguiti da musicisti specialisti di questi generi. Su Capossela si accesero i riflettori già quando uscì “All’una e trentacinque circa”, disco di esordio che gli vale la prima vittoria al Premio Tenco. Prese le mosse da quell’opera prima, più di trent’anni fa, uno stile fuori dagli schemi e increspato da euforiche contaminazioni.

Un esordio fragoroso, il suo, nel 1990, e molti videro una sorta di Tom Waits italiano, magari più lunare ma con lo stesso gusto per il grottesco e per ballate nottambule che sanno di visionario esistenzialismo. Così Piazzoli che ne intuì il talento facendolo suonare le prime volte proprio in Umbria, in città come Perugia e Assisi.

Capossela nel 2015 ha inaugurato con la sua la direzione artistica anche la prima edizione del festival Moon in June, evento che ha raccolto l’eredità di quel “Music for sunset” ideato proprio da Sergio Piazzoli.

Alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago il 26 luglio sarà il turno di Piero Pelù, all’interno del cartellone “Lacustica”. Dopo la trionfale conclusione della lunga storia dei Litfiba, Pierò Pelù non ha nessuna intenzione di arrestarsi: questa estate, infatti, il rocker toscano porterà tutta la sua storia di musica rock sui palchi dei festival e delle rassegne più prestigiose del Paese, in un viaggio da nord a sud affiancato dalla sua band rinnovata.

Per l’occasione Pelù ha radunato i suoi Bandidos (Alessandro ”Finaz” Finazzo alle chitarre e voce, Valerio “Voodoo” Recenti al sinth, tastiere, sampless e voce, Luc “Mitraglia” Martelli alla batteria, percussioni, sampless e cori, Dado “Black Dado” Neri al basso maggiorato e cori) per immergere il pubblico nelle sue inconfondibili sonorità vocali e sonore tra i classici del suo repertorio da solista e da frontman dei Litfiba.

Non poteva non rispondere all’appello infine Francesco De Gregori, il principe della canzone d’autore italiana che non mancava mai nelle stagioni allestite da Piazzoli. “Un musicista tra i musicisti. Uno che conosceva cosa c’è al di qua e al di là del palcoscenico. Gli abbiamo voluto tutti bene perché aveva il dono di amare la musica”: così ricordò Piazzoli lo stesso De Gregori in occasione del concerto omaggio che gli dedicò a Foligno a pochi mesi dalla sua scomparsa. Ora l’appuntamento è il 29 agosto all’Arena del Barton Park di Perugia.

A distanza di oltre 2 anni dall’ultimo tour solista, questa estate De Gregori torna quindi in concerto con la sua band per più di 20 date, portando la sua musica in tutta la penisola. Sul palco, il cantautore romano proporrà al pubblico i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato dalla sua band composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni). Corista: Francesca La Colla. Aprirà i concerti Angela Baraldi, già ospite di alcuni tour del cantautore romano, la prima volta nel 1993.

Le iniziative targate “Sergino Memories” si arricchiranno inoltre con l’allestimento di una mostra commemorativa (Rocca Paolina, 14 giugno – 16 agosto) per celebrare la vita e l’eredità del grande organizzatore di concerti che ha lasciato un’impronta indelebile nella scena musicale umbra. Infine, con tutti i materiali della mostra sarà realizzato anche un Libro/Catalogo che conterrà pure testimonianze di artisti, promoter, rappresentanti istituzionali, giornalisti, spettatori che sarà poi presentato nelle principali città umbre.

Comitato “Per Sergio Piazzoli”, i fondatori: Wladimiro Boccali, Stefano Mazzoni, Patrizia Marcagnani, Virgilio Ambroglini, Patrizia Brutti, Fabrizio Croce, Luca Grossi, Gianluca Liberali, Francesco Maria Perrotta, Giovanni Tarpani, Gabriele Violini. Al fine di promuovere il Comitato e le sue iniziative e sviluppare i rapporti istituzionali è stato designato, nella persona del sindaco del Comune di Perugia, un presidente pnorario del Comitato.

Gli enti fondatori: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Comune di Assisi, Comune di Spello, Comune di Tuoro sul Trasimeno, Comune di Umbertide.

Hanno aderito al Comitato: Comune di Castiglione del Lago, Associazione culturale “Gli Instabili”.

Info e contatti

info@serginomemories.it

www.serginomemories.it

www.facebook.com/musicalbox.eventi

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