E’ online l’avviso pubblico per la gestione. La scadenza per le domande è il 12 febbraio 2024

Spoleto, 18 gennaio 2024 – Il Comune di Spoleto, in qualità di ente capofila della Zona sociale n.9, ha pubblicato un bando per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la gestione del Centro Anti Violenza (CAV) la cui struttura (via Cascia) è messa a disposizione dell’Ente gratuitamente dalla Fondazione Mina e Cesare Micheli, per l’attuazione del progetto “Crisalide”.

Possono presentare domanda le Associazioni di donne operanti nel settore del sostegno ed aiuto delle donne vittime di violenza che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne e che utilizzino una metodologia dell’accoglienza basata sulla relazione fra donne con personale specificatamente formato sulla violenza di genere, in forma singola o riuniti in associazione temporanea di scopo.

L’istanza di candidatura, sottoscritta dal legale rappresentante e la documentazione richiesta dovranno essere presentate entro il 12 febbraio 2024 tramite PEC (comune.spoleto@postacert.umbria.it) o consegna a mano presso gli uffici del Dipartimento n. 5, via S. Carlo 1, previo appuntamento telefonico (0743 218520).

È esclusa qualsiasi altra modalità di presentazione e non saranno considerate le candidature pervenute oltre i termini stabiliti.

L’ avviso, la scheda di adesione e gli allegati sono scaricabili dal sito istituzionale https://shorturl.at/mCDS4.

Il Comune di Spoleto, in seguito alla conclusione della selezione e alla individuazione del soggetto gestore, stipulerà con esso una convenzione della durata di 3 anni per la realizzazione di un progetto contro la violenza sulle donne finalizzato al consolidamento e miglioramento dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne attraverso la gestione del centro anti violenza di via Cascia.

Per la realizzazione del progetto dovranno essere attuati interventi finalizzati a tutelare la donna maltrattata, ad accompagnarla nel suo percorso di fuoriuscita dalla violenza ma anche a diffondere cultura, formazione ed informazione.

 

 

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