L’evento è stato promosso a Roma, in occasione del Festival internazionale della cinematografia sociale ‘Tulipani di seta nera’
Roma, 17 mag.2024 – È in piena attività la macchina organizzativa del Festival delle rose rosse di Cascia, che si terrà sabato 20 e domenica 21 luglio nella città di santa Rita.
‘L’eco’ è arrivato fino a Roma, dove è stata annunciata la seconda edizione in occasione del XVII Festival internazionale della cinematografia sociale ‘Tulipani di seta nera’, rassegna che ha l’obiettivo di sostenere le opere audiovisive che meglio rappresentano il racconto dei temi sociali e della sostenibilità.
A promuovere l’evento casciano, nella splendida cornice di piazza Esedra c’erano, per il Comune di Cascia, il sindaco Mario De Carolis, l’assessore al Turismo Marco Emili, la consigliera comunale e presidente della commissione Turismo Antonella Burzacchi e una rappresentanza della Consulta giovani. Presenti, inoltre, il patron e il direttore artistico del Festival delle rose rosse, rispettivamente Franco Lattanzi e Paola Tassone.
“Questa ‘trasferta’ romana – ha spiegato Emili – rafforza il legame tra i due festival, sancito proprio lo scorso anno. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di Sandra Milo, icona del cinema e della televisione italiana, accanto ad altri personaggi dello spettacolo, tra cui Andrea Roncato, Corinne Clery, Grazia Di Michele e Roberta Giarrusso, quest’anno il Festival delle rose rosse di Cascia accoglierà altri grandi artisti, di cui ancora non possiamo svelare i nomi perché i contratti si stanno chiudendo proprio in questi giorni”.
“Il Festival delle rose rosse di Cascia – ha aggiunto Emili – nasce da un’iniziativa di Franco Lattanzi, cittadino casciano che non ha dimenticato la sua terra natia nel suo percorso personale coronato da grandi successi lavorativi e professionali, e che è riuscito a realizzare un sogno per contribuire alla promozione del patrimonio culturale e storica di Cascia.
Il sogno era creare un evento per la donna e la figura femminile a tutto tondo, un ringraziamento doveroso e avvertito come importante nella città in cui è nata e vissuta la santa patrona, santa Rita, conosciuta in tutto il mondo”.
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